I proventi del Memorial VinceRemo vengono devoluti ogni anno in beneficenza.
Il torneo diventa così una occasione per infondere speranza in qualcuno meno fortunato di noi.

 

X° Edizione - 2013



www.caasu.it

ASSOCIAZIONE CHERNOBYL ALTO ADIGE

Nella notte fra il 25 e il 26 aprile 1986 una devastante esplosione sconvolse la centrale nucleare ucraina di Chernobyl, e, conseguentemente, la vita di milioni di persone. A causa dei venti si calcola che quasi 70% della radioattività liberata – pari a  200 volte quella della bomba di Hiroshima – contaminò circa un quarto dell’intero territorio della vicina Repubblica di Bielorussia con gravissime conseguenze per i terreni coltivati, i pascoli, i fiumi, i laghi i centri abitati e quindi per la salute dell’intera popolazione.
I danni maggiori li subì il sud del Paese, quello che confina con l’Ucraina, che è più prossimo alla centrale. Si rese necessario evacuare intere zone il che comportò l’insorgere di altri problemi di carattere sociale anche in conseguenza della situazione economica della piccola repubblica ex sovietica. Quasi immediatamente dopo l’esplosione nacquero in tutto il mondo Associazioni con l’obiettivo di portare aiuto alle popolazioni colpite e promuovere soggiorni di risanamento per i minori bielorussi in zone non contaminate, con cibo vario ed abbondante e soprattutto ricco di vitamine, particolarmente importanti nella fase dello sviluppo e crescita dei bambini.
Studi scientifici hanno stabilito che anche poche settimane all’anno sono sufficienti per aumentare le difese immunitarie dei minori. I vantaggi per la loro salute durano a lungo anche dopo il ritorno in patria.

L’Associazione Chernobyl Alto Adige Südtirol prosegue il suo impegno nel campo della promozione e dell’organizzazione di soggiorni salutari in Alto Adige, incoraggiata dalla presenza di molte famiglie accoglienti disposte a far un sacrificio per migliorare le prospettive di vita dei bambini bielorussi e dalla convinzione che molte altre famiglie parteciperanno alle sue iniziative quando verranno a conoscenza della loro importanza.

   
IX° Edizione - 2012



www.progettopaolamazzali.it
PROGETTO PAOLA MAZZALI

Il Comitato nasce a Bolzano lo scorso 27 giugno in memoria dell'amica Paola Mazzali, tragicamente scomparsa il 25 agosto 2006 in un incidente stradale all'età di 32 anni, lasciando 2 figli in tenerissima età.
La tragedia ha avuto grande risalto nel mondo della pallacanestro nazionale, visto che Paoletta per anni è stata il simbolo e la bandiera del Basket Club Bolzano, società che con Paola ha raggiunto il "sogno" di giocare nel massimo campionato femminile nazionale.
Spinti da questo straordinario esempio un gruppo di amici di Paola ha deciso di costituire il Comitato che, così come si legge sullo Statuto, intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale e civile, indirizzata allo scopo di appoggiare economicamente le famiglie meno abbienti e in particolare i minori, soprattutto nell’ambito della provincia di Bolzano.
A tal fine sarà compito del Comitato sviluppare attività finalizzate alla raccolta di erogazioni liberali concesse dai privati cittadini, dagli enti pubblici e privati.
   
VIII° Edizione - 2011



www.admobz.com
ADMO - ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO ALTO ADIGE

L'Associazione Donatori Midollo Osseo ha come scopo principale informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati. Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 nuovi donatori effettivi all'anno. Una stima che è destinata a subire un notevole aumento, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle talassemie. In questo panorama, ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale, presso i quali vengono sottoposti alla tipizzazione HLA, che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 196/03). Nel 1990, anno di nascita di ADMO, i donatori italiani erano 2.500. A oggi gli iscritti sono oltre 370.000.
   
VII° Edizione - 2010



www.fondazione.meyer.it
FONDAZIONE MEYER

La Fondazione dell’Ospedale nasce come strumento operativo sinergico all’Azienda Ospedaliera Meyer per le attività legate al Nuovo Meyer di Villa Ognissanti e per fornire supporto nell’attività di raccolta fondi del Meyer, ma non solo. Perfettamente integrata con le scelte programmatiche dell’Ospedale, la Fondazione rappresenta un aiuto e un sostegno per la realizzazione di tutte quelle azioni che danno “valore aggiunto” all’attività del Meyer, che lo rendono sempre più qualificato sotto il profilo tecnico-scientifico e sempre più apprezzato e caro all’opinione pubblica.
Scopi della Fondazione sono infatti sia quelli di sviluppo di iniziative di radicamento del Meyer sul territorio, sia di attività di ricerca sulla tematica del bambino spedalizzato con particolare riferimento alle problematiche psico-pedagogiche. Particolare attenzione viene prestata dalla Fondazione nel supporto all'impegno del Meyer per migliorare la qualità del soggiorno dei bambini e delle famiglie in ospedale ed anche attraverso il sostegno alla formazione del personale ed alla ricerca scientifica svolta dal Meyer; non ultimo, la Fondazione si propone come valido aiuto all'attività di cooperazione svolta dall'Azienda Meyer.


   
VI° Edizione - 2009



www.amref.it
AMREF

AMREF lavora per migliorare la salute delle popolazioni africane più svantaggiate. I suoi progetti garantiscono assistenza sanitaria gratuita e di qualità.
I benefici del lavoro di AMREF sono permanenti perchè si basano sul coinvolgimento attivo e sulla formazione delle comunità e del personale sanitario locale.
In 50 anni di attività AMREF è diventata la principale organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, presente in Africa Orientale, impiega oltre 800 persone, per il 97% africani, gestisce 140 progetti di sviluppo sanitario in 6 paesi. L’identità africana è essenziale per trovare soluzioni adeguate e sostenibili. L’impegno nel campo della prevenzione, dell’educazione alla salute e della formazione di personale locale, mira sempre a generare benefici permanenti.


V° Edizione - 2008

www.pititinga.org/ita/

VIDA A PITITINGA

L'associazione Vida a Pititinga Onlus, fondata nell' ottobre 2004 dal Presidente Edna Galvao, con il costante aiuto del socio sostenitore Enrico Bertolino, è nata con lo scopo di offrire aiuto concreto ad una piccola comunità di pescatori, a 65 km da Natal, capitale del Rio Grande del Nord-Est-Brasile: Pititinga, costituita da qualche casa, alcune capanne e una piccola chiesetta. Ad oggi sono già stati realizzati numerosi progetti a favore dei bambini e delle famiglie più bisognose.

La realizzazione dei nostri progetti permetterà, in futuro, di elaborare un "modello" che potrà essere applicato ad altre realtà vicine alla comunità di Pititinga

Ad oggi gli sforzi si sono concentrati sugli interventi rivolti all'educazione ed alla formazione dei giovani, aprendo loro le porte a nuove opportunità di sviluppo e di apprendimento.

 

IV° Edizione - 2007


www.fundacionpupi.org

FONDAZIONE PUPI

Javier e Paula Zanetti hanno deciso di istituire la loro Fondazione allo scopo di coinvolgere in modo organico tutta la società e di dare il loro sostegno a favore di un'area estremamente povera della Repubblica Argentina. Con la Fondazione i coniugi Zanetti hanno creato uno spazio dove i bambini socialmente più svantaggiati e diversamente abili ricevono, fin dalla prima infanzia, le attenzioni e l'istruzione necessarie in ogni momento della loro vita.
La realizzazione di questo apparato di solidarietà si basa sulla convinzione che l'insieme degli sforzi delle singole persone può dare origine a un contributo costante e consistente per cercare di risolvere tutti i problemi e, allo stesso tempo, per tentare di porre rimedio alla mancanza di partecipazione da parte dello Stato in quella zona (la campagna) e di cambiare l'indifferenza che caratterizza la nostra società moderna.
é risaputo che in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo, il "si salvi chi può" e gli atteggiamenti individualistici, sono risposte create dalla società per difendersi, ma esse portano invece al deterioramento di quei legami di solidarietà, che invece dovrebbero essere il vero sostegno del tessuto sociale. In questo momento critico, è giusto pensare ad una chiara e salda azione programmatica, che si serva dell'istruzione e dello sport come strumenti in grado di agire direttamente sul bambino per ricreare quei legami. Non si deve scordare che la personalità e la coscienza dell'individuo si formano proprio nei primi anni di vita del bambino.

 

III° Edizione - 2006

 

www.vittimestrada.org

FAMIGLIE VITTIME DELLA STRADA

Tante sono le vittime delle strade italiane; 300.000 sono i feriti, ed oltre 20.000 i disabili gravi prodotti da questa guerra non dichiarata.
Il parlamento Europeo ha chiesto all'Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri. A ciò lo stato italiano ha risposto con un sempre calante presidio del territorio e con un grave ritardo nell'adeguamento degli organici delle forze dell'ordine e delle norme del Codice della strada.
Dopo ogni incidente grave, inizia un doloroso ed estenuante iter legale che dovrebbe portare alla individuazione delle responsabilità, alla punizione dei responsabili con pene commisurate alla gravità dei loro reati, e ad assicurare alle vittime o ai loro familiari un risarcimento equo. Anche in questo campo l'Italia si distingue negativamente dal resto d'Europa, con una giustizia lenta ed approssimativa, che calpesta continuamente la dignità dell'uomo e quei valori che la nostra costituzione dovrebbe tutelare. I problemi della sicurezza stradale e della giustizia riguardano tutti, nessuno escluso! Noi ci siamo uniti per fermare la strage ed affermare il diritto alla vita e alla giustizia. Unisciti a noi! Dai il tuo contributo alla crescita del nostro paese!